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Conclave 2025: chi sono i “papabili”?

conclave, Papa

A pochi giorni dall’inizio del conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, deceduto il 21 aprile, l’attenzione si concentra sui cardinali più quotati per salire al soglio pontificio. Tra i 135 cardinali elettori, emergono figure di spicco, ciascuna con un proprio profilo e percorso all’interno della Chiesa.

Pietro Parolin: il diplomatico sotto scrutinio

Il cardinale Pietro Parolin, 70 anni, attuale Segretario di Stato vaticano, è considerato uno dei principali candidati. La sua lunga esperienza diplomatica e la vicinanza a Papa Francesco lo rendono una figura di continuità. Tuttavia, Parolin è al centro di critiche per la gestione dell’accordo tra il Vaticano e la Cina del 2018, che ha suscitato polemiche per la concessione a Pechino di un ruolo nella nomina dei vescovi . Inoltre, è stato coinvolto nel controverso investimento immobiliare a Londra, che ha sollevato interrogativi sulla trasparenza finanziaria della Santa Sede.

Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, 67 anni, è spesso indicato come il “Francesco asiatico” per la sua sintonia con le priorità pastorali di Papa Bergoglio. Attuale prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Tagle è noto per la sua vicinanza ai poveri e per l’attenzione all’evangelizzazione dell’Asia . Tuttavia, è stato criticato per la gestione delle denunce di abusi sessuali nella Chiesa filippina, con accuse di aver mantenuto una cultura del silenzio.

Matteo Zuppi: il “Bergoglio italiano”

Il cardinale Matteo Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è considerato un candidato di continuità con il pontificato di Francesco. Conosciuto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e per la vicinanza ai movimenti per la pace, Zuppi è apprezzato per il suo stile pastorale aperto e inclusivo.

Pierbattista Pizzaballa: il mediatore in Terra Santa

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, 59 anni, patriarca latino di Gerusalemme, ha acquisito visibilità internazionale per il suo ruolo di mediazione nel conflitto israelo-palestinese. La sua offerta di scambio con ostaggi israeliani detenuti da Hamas ha mostrato un forte impegno per la pace . Tuttavia, la sua giovane età potrebbe essere vista come un ostacolo da alcuni cardinali.

Fridolin Ambongo Besungu: la voce dell’Africa

Il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, 64 anni, arcivescovo di Kinshasa, è una figura di spicco nella Chiesa africana.Conosciuto per la sua difesa dei diritti umani e per la critica alla corruzione nel suo paese, Besungu rappresenta una Chiesa in crescita e dinamica . Tuttavia, le sue posizioni conservatrici su temi come le unioni omosessuali potrebbero polarizzare l’elettorato cardinalizio.

Péter Erdő: il conservatore europeo

Il cardinale ungherese Péter Erdő, 72 anni, è considerato un candidato dell’ala conservatrice. Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Erdő è noto per la sua fermezza dottrinale e per l’opposizione al celibato facoltativo dei sacerdoti e all’accettazione delle unioni omosessuali . La sua candidatura potrebbe attrarre i cardinali desiderosi di un ritorno a una maggiore ortodossia.

Robert Sarah: il tradizionalista africano

Il cardinale guineano Robert Sarah, 79 anni, è stato prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Conosciuto per le sue posizioni tradizionaliste, Sarah è apprezzato da coloro che auspicano un ritorno a una liturgia più solenne e a una dottrina più rigida . Tuttavia, la sua età avanzata potrebbe rappresentare un limite alla sua elezione.

Il conclave del 2025 si preannuncia come uno dei più incerti degli ultimi decenni. Le divisioni tra progressisti e conservatori, le diverse visioni sul futuro della Chiesa e le questioni legate alla trasparenza e alla gestione degli abusi rendono la scelta del nuovo Papa particolarmente delicata. I cardinali elettori dovranno trovare un equilibrio tra continuità e rinnovamento, tenendo conto delle sfide globali che attendono la Chiesa cattolica.