San Pietro, 8 maggio 2025 – Alle 18:10 in punto, una colonna di fumo bianco si è alzata dal comignolo della Cappella Sistina, annunciando al mondo che il Conclave aveva eletto il nuovo Pontefice. Pochi minuti dopo, è giunta la conferma ufficiale: Habemus Papam. Il nuovo Vescovo di Roma è il cardinale Robert Francis Prevost, originario degli Stati Uniti, che ha scelto il nome di Papa Leone XIV.
È il primo Papa statunitense della storia e uno dei pochissimi non europei. La sua elezione, avvenuta dopo giorni di intense consultazioni tra i cardinali elettori, apre una nuova pagina nella storia della Chiesa cattolica: un pontificato universale, missionario e fortemente radicato nello spirito del dialogo.
La formula dell’annuncio
Dalla loggia della Basilica Vaticana, il cardinale protodiacono ha pronunciato la storica formula:
“Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leonem Quartum Decimum.”
Il primo saluto alla Chiesa e al mondo
Il nuovo Papa si è affacciato per la prima volta alla loggia centrale della Basilica con voce commossa e sguardo umile. Ha salutato i fedeli riuniti in Piazza San Pietro – e idealmente tutto il mondo collegato in diretta – pronunciando parole intense e cariche di speranza.
“Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata, una pace che disarma. Umile e perseverante. Viene da Dio. Da Dio che ci ama tutti, senza condizioni.”
Ha poi rivolto un pensiero commosso al suo predecessore, Papa Francesco:
“Abbiamo ancora nelle orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco, che benedisse Roma. Quel Papa che benedisse Roma diede la sua benedizione al mondo, a tutto il mondo, quella mattina di Pasqua. Permettetemi di dare seguito a quella stessa benedizione.”
E così ha concesso solennemente l’indulgenza plenaria, estendendola non solo ai fedeli presenti in piazza, ma anche a tutti coloro che erano collegati tramite radio, televisione e internet. Il momento si è concluso con la recita dell’Ave Maria, condivisa in un silenzio raccolto da centinaia di migliaia di persone.
Un messaggio di unità e coraggio
Papa Leone XIV ha proseguito con un forte appello alla fiducia e alla fraternità:
“Dio ci ama. Dio vi ama tutti. Il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Perciò, senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità ha bisogno di Lui come ponte per arrivare all’amore di Dio.”
Poi ha lanciato un invito chiaro e diretto:
“Aiutateci anche voi, ciascuno di voi, a costruire ponti con il dialogo, con l’incontro, unendoci per essere un popolo solo, sempre nella pace.”
Identità agostiniana e gratitudine
Nel corso del suo intervento, il Papa ha voluto ricordare le sue radici spirituali:
“Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che disse: ‘Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo’. In questo spirito possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato.”
Ha poi rivolto un saluto speciale alla diocesi di Chiclayo, in Perù, dove ha operato a lungo come vescovo:
“Un saluto, una parola, a tutti quelli – in modo particolare – alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la fede e ha dato tanto, tanto per continuare a essere la Chiesa fedele della sua terra.”
Una Chiesa sinodale, in cammino
Il discorso si è concluso con una visione chiara della Chiesa che Papa Leone XIV desidera guidare:
“Alla Chiesa di Roma, un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce ponti, il dialogo, sempre aperta ad accogliere – come questa piazza – con le braccia spalancate, tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, del nostro amore.”
“Vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, sempre la carità, e che desidera essere vicina, soprattutto a chi soffre.”
Chi è Papa Leone XIV
Robert Francis Prevost è nato il 14 settembre 1955 a Chicago, negli Stati Uniti. È entrato nell’Ordine di Sant’Agostino nel 1977 e ha emesso i voti solenni nel 1981. Ha studiato teologia a Chicago e diritto canonico a Roma. Missionario in Perù per oltre un decennio, è stato anche priore generale dell’Ordine agostiniano per 12 anni, poi vescovo di Chiclayo. Nel 2023 Papa Francesco lo ha chiamato a Roma come Prefetto del Dicastero per i Vescovi e lo ha creato cardinale.